KEYRAS
Scritto da Isa J.Vinci
Autopubblicato
Anno di pubblicazione 2020 pag.270
Categoria: Racconti
Consigliato da 18 anni in su
Disponibile in versione cartacea e in versione e-book su amazon
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TRAMA:
In quanti film la protagonista, durante l'esplorazione dell'antica casa nella quale si è appena trasferita, puntualmente scopre in soffitta una scatola misteriosa che non si sa né a chi sia appertenuta, né cosa contenga? Incapace di resistere alla curiosità, si fa coraggio, la apre e...
Ecco, "Keyras" è come la scatola trovata in soffitta. Al suo interno, una raccolta di 90 racconti, sogni, incubi, fotografie, ricordi dei quali il re è lui, l'amore, il primo e più antico dio della cosmogonia di Esiodo. Ora in tono leggero e ironico ora drammatico e intimista, dall'horror al racconto storico alla favola all'erotico, l'amore esce dalla scatola delle Keyras per narrarsi a immagine e somiglianza dell'autrice che continua così, a modo suo, un discorso iniziato quando l'uomo imparò a scrivere, 4000 anni fa e che non avrà fine finchè ci sarà anche un solo essere umano sulla faccia della terra.
RECENSIONE:
Un titolo intrigante che cattura subito l'attenzione e soprattutto la curiosità del lettore sul significato che cela. Nella prima pagina della premessa, la scrittrice svela questo mistero, che ovviamente non vi dirò per non rovinarvi la sorpresa. 😜
Una scrittura scorrevole, semplice ma allo stesso tempo diretta. La penna di Isa arriva dritta al punto, alle situazioni senza troppi giri, è essenziale e mirata.
Una raccolta di ben 90 racconti diversi nello loro genere ma non nello stile inconfidibile dell'autrice. Più che racconti, molti di essi sembrano degli estratti intensi di racconti, come se si concentrasse a scrivere solo la parte principale, più profonda e riflessiva del "film", tralasciando il contorno.
Riesce a spaziare nel tempo, nel luogo e nel genere. Ci porta a Parigi, a New York, in egitto, durante la guerra spagnola, tra i partigiani, alla ricerca di un mistero da risolvere. Ci sono racconti horror, fantasy, mitologici, gialli, storici, erotici, alcuni sembrano veri e propri stralci di vita quotidiana come se fossero autobiografici.
Nonostante la diversità di genere, luogo e tempo hanno tutti due fili conduttori, il primo è la protaganista, sempre femminile, il secondo è l'amore.
Cit.: "Si può decidere un'esistenza intera in una manciata di minuti?
Si. Per amore, si."
"L'amore non s'interrompe, è tutto attaccato, non va a capo e non salta righe, niente virgole, niente punti, scorre, semplicemente scorre."
"Per amare invece ci vogliono un sacco di cose, soprattutto ci vuole libertà."
Tema ricorrente appunto di tutti i racconti è l'amore, amore passionale, amore vissuto, amore perso, amore sbagliato, il primo amore, ma con coraggio e originalità affronta sempre l'amore tra due donne, senza pregiudizi, ma con estrema delicatezza e sincerità. Questo amore che affronta il tempo e lo spazio e lo vediamo evolversi negli anni e nella società.
"Cit.: "...a San Francisco nell'anno del signore 1960 e credo che, nonostante le battaglie di Milk, ci siano ottime possibilità che la legge sul licenziamento automatico dei docenti omosessuali venga approvata."
Un altro tema che spesso ritrovo è la morte che porta via, che cambia il proprio mondo in un battito di ciglia, la morte che arriva inaspettata.
Cit.:"La morte è solo un intervallo dopo il quale la nostra storia ricomincerà e sarà senza fine."
Solo una storia viene riproposta regalandoci alcuni stralci in diversi tempi e anche con un punto di vista diverso, non dirò quale ovviamente, ma potrebbe essere autobiografica, chissà! Vorrei proprio chiederlo alla scrittrice.
Ogni racconto ci lascia diversi spunti su cui riflettere, su noi stessi e sul mondo che ci circonda, sugli incontri casuali che possono cambiare per sempre la nostra vita o quella degli altri, sulle difficoltà di alcune persone, sulle vite passate e su quelle attuali, questo libro è come se fosse un concentrato di tutti i generi, e ogni storia ha un finale diverso.
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Cit.: "Una vita per incontrarci, un attimo di distrazione per perderci di nuovo."
Isa J.Vinci è una scrittrice a 360° perchè appunto riesce a spaziare con estrema naturalezza, rimanendo sempre credibile.
A cura di
Rossella Grippo.