giovedì 21 aprile 2022

Dante Alighieri il viaggio estremo

 DANTE ALIGHIERI

IL VIAGGIO ESTREMO

Scritto da Mirta Contessi
Edito da Supernova
Anno di pubblicazione: 2013 pag.104
Categoria: romanzo storico
Consigliato da 14+




Disponibile in tutte le librerie e negli store on line in versione cartacea.

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TRAMA 

Questa storia è vera solo a metà. Lo stesso vale per alcuni personaggi che hanno realmente avuto una parte nella vicenda di Dante, mentre altri, Menghino e i suoi familiari, fra' Marco, lo speziale, l'ortolano che guida il carro fino a Pomposa, sono soltanto frutto della fantasia dell'autrice. Tutta la storia, dando per accertato che il poeta abbia intrapreso quel viaggio alla fine della sua vita, è costruita sul compromesso fra realtà documentata e vicende soltanto immaginate. Poiché era quasi impossibile stabilire con certezza i fatti realmente accaduti nel lontano 1321, non restava che tentare una ricostruzione, soltanto "probabile". Però le cose potrebbero davvero essere andate così. 


RECENSIONE


Nonostante il libro sia stato scritto in questo secolo, lo stile e il linguaggio sono quelli del '300/'400, come se l'autrice avesse vissuto in quell'epoca.

Le descrizioni dei luoghi e delle situazioni sono dettagliate, ricche e minuziose. Già dalle prime righe si viene catapultati in quegli anni, come all'interno di un film. Si percipiscono gli odori, i colori, i suoni appartenenti a quell'epoca. 

Il protagonista Menghino, giovane ragazzo, promesso sposo parte per un viaggio importante per Venezia. Il suo compito è quello di occuparsi in prima persona di Dante.

All'epoca Dante era già stato esiliato, viveva in quel di Ravenna ed era ormai agli sgoccioli della sua vita terrena.

Lungo questo viaggio, oltre ad avventurarci attraverso le insidie del tempo che sembrano remare contro i nostri messaggieri, i ladri e la malattia di Dante, veniamo catapultati in questo mondo (che è stato reale) e soprattutto nei pensieri di Menghino, che ci racconta attraverso i suoi occhi gli ultimi giorni del sommo poeta. L'umanità di Menghino e la sua devozione trapelano da ogni suo gesto e pensiero.

Attraverso le parole che scorrono tra le pagine si capisce tutto lo studio che Mirta ha intrapreso per ricostruire così dettagliatamente ogni istante, ogni luogo, ogni strada. 

Estratto:

"Prima di partire era deciso a visitare la biblioteca del monastero, al secondo piano sopra la Sala delle Stilate. Tutti ne parlavano come un vero gioiello, uno scrigno di testimonianze del sapere antico, salvate e tenute al sicuro dalla rovina, dall'oblio e dalle guerre nel corso dei secoli. Vi entrò con passo esitante, colmo di rispetto. Varcò la soglia di una vasta stanza a pianta rettangolare, con un soffitto di travi di legno e pavimento in mosaico bizantino. Raggi di sole trafiggevano l'oscurità dalle alte vetrate, togliendo mistero e solennità agli enormi armadi pieni di libri classici e manoscritti. Fu incuriosito da un testo incrociato preziosamente e protetto da un vetro, posto sopra un leggio, al centro della stanza."


All'interno del testo ci sono anche brevi accenni e riferimenti all'opere più importanti del maestro, così come alcuni dialoghi importanti e confessioni tra Menghino e Dante. 

Pur sapendo come sarebbe finito il libro, visto che il sommo poeta non ha scoperto l'elisir di lunga vita, ho comunque sperato insieme al protagonista ad un miracolo. 

Mirta ha reso onore a Dante raccontando i suoi ultimi giorni di vita, rendendolo umano agli occhi di questa generazione che lo percepisce come un divino, un eccellenza, un miraggio, eppure era un uomo come tutti noi.


Cit.:" Ora il divino poeta non aveva più bisogno di alcuna guida. Conosceva già il cammino fra le stelle."


Un romanzo storico tra realtà e immaginazione, un confine così sottile che leggendolo non sono riuscita a distinguere. E voi?


A cura di 

Rossella Grippo


Altri libri della stessa autrice:

- Era il 1629 (storia di un brigante e di una strega)

Sul gruppo fb trovi l'intervista da me fatta all'autrice 👩😉


mercoledì 6 aprile 2022

Ti amerò a prescindere

 TI AMERO' A PRESCINDERE

scritto da Antonio Sposito
Autopubblicato
Anno di pubblicazione: 2021 pag.248
Categoria: romanzo
Consigliato da 14+


Qui sotto alcuni link diretti per l'acquisto
(disponibile in versione cartacea ed e-book)
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TRAMA

Francesco è un giovane napoletano senza un lavoro stabile e con tante insicurezze su se stesso e sul proprio futuro; desidera emanciparsi dai genitori, che vorrebbero proteggerlo ma sono per lui causa di nuove ansie. A Napoli si innamora di Elisa e si rende presto conto che per una relazione matura dovrà abbandonare la condizione di eterno Peter Pan. Si trasferisce a Venezia dove lavora come OSS nel reparto di Oncologia. Mentre con difficoltà ritrova il rispetto per se stesso si confronta con le proprie illusioni e scopre che anche gli affetti cambiano. Una storia d'amore raccontata in modo sincero e con tanta ironia. Un romanzo che con semplicità ci parla del senso della vita.

RECENSIONE


La storia di Francesco, un giovane ragazzo come tanti altri che ancora non ha capito qual'è la sua strada nel mondo, forse perchè troppo vincolato dai genitori, o forse perchè ha poca stima di sé stesso e delle sua capacità, o semplicemente perchè ancora è troppo giovane e inesperto.

Cit.:"... lasciavo che i miei genitori facessero da intermediari tra me e la vita."

Un racconto, uno spaccato di vita scritto in maniera fluida e lineare. Un ragazzo semplice, come tanti altri, legatissimo ai suoi genitori, forse quasi un pò troppo, perchè prima o poi bisogna iniziare a camminare e stare in piedi con le proprie gambe. 
Così inizia la storia di Francesco, la sua crescita che lo porterà a diventare un adulto, complice un incontro causuale, come spesso accade nella vita. Elisa.

Cit.: " Mi sembrava l'incarnazione della perfezione, ogni suo difetto per me era qualcosa che lo caratterizzava rendendola ancora più bella."
 
In conflitto tra l'amore per Elisa, il rispetto per i genitori che non condividono questo amore ritenendo la ragazza inadatta per il loro figlio e il voler staccare quel cordone ombelicale ormai diventato troppo pesante, porterà Francesco a vivere in un bivio infinito a porsi mille dubbi e mille domande, su cosa è giusto e sbagliato. Quale strada scegliere, per non offendere nessuno. 
Il fato gli offre una possibilità, un lavoro temporaneo a Venezia, lontanissimo da Napoli, dove è nato e cresciuto. Lontano dagli affetti più cari, dai pensieri pressanti dei genitori, dagli sbalzi di umore altelenanti di Elisa, scoprirà un mondo del tutto nuovo e capirà che anche lui come tutti gli altri è in  grado di camminare a testa alta con le proprie gambe.

Cit.: "...il timore di un conflitto mi spingeva ad essere succubo delle sue paure anzichè battermi affinchè si rendesse conto della loro infondatezza."

Oltre l'amore travagliato per Elisa, il libro si concentra soprattutto sulla vita del protagonista, sul suo lavoro che viene descritto con cura e  con estrema dolcezza. Si percepisce senza l'esigenza di leggere la biografia dello scrittore Antonio Sposito che in qualche modo parla di sè e delle sue esperienze. Uno sguardo in prima persona su un lavoro che spesso e volentieri viene considerato con sufficenza, ma che fa la differenza.

Francesco è anche un uomo di fede, all'interno del testo si trovano alcune citazioni bibliche e per un breve periodo si avvicina al Buddismo, complice un'amicizia che avrà un evoluzione importante e che porterà una maggiore consapevolezza sulla natura dei veri sentimenti di Francesco.

Cit.: "La fede è la fiducia al di là di ciò che si vede."

"... la vita alle volte è una fitta foresta e la fede è la luce che aiuta a trovare il sentiero d'uscita."

Non c'è un manuale, uma materia che c'insegna a crescere, così come non esiste giusto o sbagliato unico per tutti. Ognuno di noi ha le sue attitudini, le sue passione, il suo carattere e i propri sentimenti. L'importante è rimanere fedeli a sé stessi, e soprattutto guardarsi dentro per comprendersi, proprio come ha fatto Francesco.

A cura di 
Rossella Grippo 

Altre pubblicazioni dell'autore: 
- Un timido in borghese (2010)
- Ho visto l'arcobaleno (2011)
- Il diario di Antonio il Franco (2011)
- Il raccontastorie (2013)

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